Molte volte, invece ancora oggi, si prova vergogna od imbarazzo all’idea di rivolgersi ad uno psicoterapeuta come se vivere dei disagi, accusare dei sintomi, sperimentare difficoltà, conflitti, dolore o altre emozioni “negative” fosse una colpa, una prova della propria inadeguatezza, debolezza o un segno di malattia mentale.
Nel corso della vita, a fronte di vicissitudini particolari, di storie difficili o dolorose ci si può trovare ad avere bisogno di un aiuto e di un aiuto professionale.
Spesso si è frenati dall’idea di un percorso infinito e di diventare dipendenti dalla terapia, ma il percorso terapeutico si costruisce insieme e alcune problematiche si risolvono in tempi brevi!
L’aiuto offerto è certo un aiuto professionale ma la scelta delle problematiche su cui lavorare, la ricerca di nessi e di senso, la durata della terapia sono aspetti che vengono esplorati e concordati insieme.
Inoltre, una volta raggiunti gli obiettivi terapeutici, non si avverte più la necessità di un aiuto e questo facilita e permette il “distacco” dal terapeuta.
Alcune problematiche possono essere risolte rapidamente con le terapie tradizionali. Le problematiche, relative a situazioni traumatiche, trovano grande e rapido giovamento grazie anche all’utilizzo della terapia EMDR che ha inaugurato una nuova dimensione della psicoterapia.