L’organizzazione Mondiale della Sanità ha definito il Fumo di Tabacco come “il principale fattore di rischio evitabile di morte precoce e malattia”. Questo concetto è ormai patrimonio comune ma nonostante tutto si continua a fumare e ad oggi si calcola che in Italia muoiano, ogni anno, oltre 80.000 persone a causa dei danni del fumo di sigaretta.
Il fumo di sigaretta contiene oltre 4.000 sostanze nocive. Ha un ruolo determinante nella genesi del tumore del polmone e della BPCO (nota come bronchite cronica ostruttiva) ma anche nel causare malattie di molti organi ed apparati tra cui malattie cardiovascolari e cerebrovascolari.
Tra le 4.000 sostanze nocive gli elementi più dannosi sono raggruppabili in :
- Monossido di carbonio : gas che si sprigiona dalla combustione che interferisce con il trasporto di ossigeno nel sangue
- Irritanti come acido cianidrico, ammoniaca, ossidi di azoto…
- Sostanze cancerogene tra cui il catrame
- Nicotina, un alcaloide molto dannoso corresponsabile della dipendenza e causa di una serie di effetti negativi sul sistema cardiovascolare.
Problematica della dipendenza
Si parla di dipendenza quando diventa impossibile cessare un comportamento ritenuto nocivo.
Lo sviluppo della dipendenza da una sostanza può essere descritto come un processo a più fasi, all’interno del quale sostanza e persona interagiscono.
Nel caso del tabagismo, la dipendenza è causata e mantenuta tanto dall’uso della sostanza (nicotina) quanto da fattori comportamentali, psicologici e sociali:
- Il “contributo” della nicotina
La nicotina è una droga e genera dipendenza. In meno di10 secondi raggiunge il cervello dove stimola la liberazione di un neurotrasmettitore, la dopamina che produce un effetto per così dire “eccitante” : si attivano funzioni cerebrali legate all’attenzione, alla concentrazione, e in generale all’umore, si riduce lo stress e viene favorito il rilassamento. Dopo l’effetto eccitante subentra un effetto deprimente, contrario al primo, che spinge ad accendere di nuovo una sigaretta e spesso ad aumentare le dosi per mantenere costanti i livelli di nicotina nell’organismo.
Se si diminuisce il numero di sigarette fumate o si smette di fumare si manifesta una vera e propria sindrome di astinenza con voglia irrefrenabile di fumare, irritabilità, ansia, collera, difficoltà di concentrazione, aumento dell’appetito, difficoltà a dormire.
Si entra nella situazione che determina uno stato di benessere se si fuma e uno di malessere se si è astinenti. Fumare diventa una sorta di “auto-terapia”.
Tipiche sono le affermazioni: “La sigaretta mi ha rilassato, prima mi sentivo teso e nervoso”; Senza non riesco a concentrarmi”; “Mi aiuta nel relazionarmi con gli altri”….
La nicotina svolge, quindi, la funzione di “agganciare e intrappolare” il fumatore favorendo la creazione di un rapporto di dipendenza chimica.
- Il contributo dei fattori psico-sociali: perché si inizia a fumare e si diventa dipendenti
Si inizia a fumare di solito nell’adolescenza, spesso per curiosità, per sfida, per il desiderio di entrare nel mondo dei grandi e di condividerne i comportamenti. Ancora oggi, nonostante la maggiore consapevolezza dei danni provocati dal fumo, il fumatore appare come una persona sicura di sé e autonoma. Inoltre fumare può aiutare a superare la timidezza e l’insicurezza , a sentirsi al centro dell’attenzione Diventa un mezzo di affermazione personale, sociale e sessuale , un rito che facilita l’appartenenza al gruppo dei coetanei.
E’ da notare che la prima sigaretta viene ritenuta cattiva, provoca tosse e giramento di testa ma si continua a fumare per i motivi sopracitati.
Una volta che ci si è abituati ai primi effetti del fumo di sigaretta, se quest’ultima risulterà gradita e “utile” allo scopo per cui si continua a fumare, si legherà alle attività pratiche e relazionali della giornata scandendo i tempi e creando abitudini tanto che per alcuni non sarà più facile farne a meno.
Tipiche sono le sigarette fumate al mattino appena svegli, dopo il caffè, dopo i pasti, al telefono, con gli amici, al bar e ristorante, dopo una relazione sessuale…
E altrettanto tipiche sono quelle fumate come una sorta di auto-terapia psicologica come quando ci si sente sotto stress, annoiati, stanchi, depressi, quando si fuma “per mandare giù” o dimenticare perché’ si vivono emozioni negative difficili da sopportare e gestire (conflitti, traumi, lutti…), quando ci sente soli e la sigaretta diventa il surrogato di una compagnia o copre una carenza affettiva…
Si capisce, quindi, come per molti sia difficile smettere di fumare e soprattutto perché sia così alta la percentuale di ricadute (che fanno parte del processo dello smettere). Si stima che circa l’80 % di coloro che smettono di fumare, ricade entro un anno, soprattutto nei primi tre mesi e che occorrano più tentativi per riuscirvi.
Terapia del Tabagismo : uscire dalla dipendenza
Ritengo utile la terapia di gruppo per smettere di fumare ma quando non è possibile partecipare o si desidera qualcosa di più personale e mirato può essere di aiuto anche un percorso individuale : un breve percorso che partendo dall’analisi motivazionale , strutturi con il fumatore le tappe per smettere, fornendo sostegno e strumenti adeguati secondo le linee guide proposte dalla comunità scientifica.
Il percorso prevede anche incontri di follow-up per il controllo dello stato di astinenza ed eventuale gestione delle ricadute.
E’ prevista una collaborazione con uno pneumologo esperto in terapia del tabagismo per un inquadramento clinico e terapeutico del paziente.
Nei casi in cui ci si renda conto che sono presenti problematiche psicologiche che ostacolano seriamente il processo dello smettere o del non ricadere si può effettuare un percorso di psicoterapia finalizzato alla risoluzione dei problemi sottostanti il fumare. Questi casi, per fare alcuni esempi, possono riguardare soprattutto quelle situazioni emotivamente più difficili da gestire come quelle in cui: “ Si fuma per dimenticare” ; “Si fuma per evitare di arrabbiarsi o affrontare situazioni problematiche”; “Si fuma in seguito ad un grande dolore ”…
Perché Smettere
- Smettere di fumare apporta degli enormi benefici a breve e a lungo termine. Benefici fisici e psicologici.
- Smettere di fumare vuol dire vivere una vita migliore, piena di energia, di vitalità e voglia di fare.
- Smettere di fumare vuol dire avere cura di sé e dei propri cari, evitando di danneggiare anche loro col fumo passivo.
- Smettere di fumare è vivere pienamente.