E’ nato! E ora?
L’attesa e la nascita di un figlio, soprattutto se desiderato, sono uno degli eventi più belli e di grande importanza, nella vita di una coppia.
Contemporaneamente, la nascita, soprattutto di un primo figlio, rappresenta uno dei passaggi critici del ciclo vitale della famiglia perché comporta dei cambiamenti significativi e non sempre facili da gestire:
- La coppia da coniugale diventa anche genitoriale. Questo comporta nuovi ruoli, nuove esigenze e aspettative reciproche in merito alle quali bisogna dialogare per trovare nuovi equilibri e accordi condivisi.
- Entrambi i partner vivono i cambiamenti relativi al passaggio dalla posizione di figlio a quello di genitore: entrambi si confrontano con nuove parti di sé e “rivisitano” la relazione instaurata con i propri genitori.
- I neo genitori si trovano a relazionarsi con un bambino reale, e non più con quello immaginario e fantasticato. Si trovano a vivere una routine completamente diversa e a confrontarsi con ansie e paure legate alle proprie competenze e capacità, allo stato di salute del proprio bambino e alla propria vita di coppia.
- Le relazioni con le rispettive famiglie di origine cambiano. La nascita di un bambino “ crea” , nonni, zii, cugini e di conseguenza anche i rapporti vanno rivisti e rinegoziati. Soprattutto con i nonni;
- Anche la nascita di altri figli richiede ulteriori organizzazioni e la gestione dei rapporti tra i fratelli.
E’ una fase densa di emozioni che richiede capacità di adattamento e riorganizzazione tanto personali che familiari e che quindi può presentare elementi di crisi e difficoltà.
Ulteriori motivi che possono generare una di crisi
- La donna, soprattutto dopo il parto e per i primi tempi , è generalmente molto stanca e completamente assorbita dall’accudimento del bambino. Si può sentire poco capita per questo e poco aiutata dal partner che a sua volta può sentirsi trascurato e messo da parte.
- Possono affiorare problematiche che non erano evidenti precedentemente e che vengono messe in luce dall’ arrivo di un figlio. Per fare un esempio si può pensare ad una coppia in difficoltà che ha illusoriamente pensato che l’avere un figlio avrebbe risolto tutto. Oppure quando vi sono già problemi di relazione con le rispettive famiglie di origine e il nuovo arrivato diventa motivo di ulteriori dispute o contrasti .
- Quando la nascita di un figlio, invece di essere vissuta felicemente, viene percepita come un legame che intrappola rispetto al quale è più difficile lasciarsi se ci sono difficoltà.
- Quando i sentimenti di inadeguatezza e impotenza prevalgono rispetto alla consapevolezza di potercela fare e di poter essere una madre e un padre sufficientemente buoni e capaci.
- Quando si ha la sensazione di aver “perso la dimensione di coppia” o di non essere più considerati come partner ma solo come padre o madre.
Non sempre si ha la capacità di comunicare ciò di cui si ha bisogno, ricevere ascolto adeguato e trovare soluzioni al malessere percepito.
Cosa fare?
- Prima della nascita
Può essere di aiuto partecipare ai corsi di preparazione al parto. Questi però, per essere utili, dovrebbero prevedere alcuni incontri di coppia per affrontare anche le problematiche psicologiche ed organizzative del post parto e dei primi mesi di vita e far conoscere le esigenze e le peculiarità di un neonato. Dovrebbero facilitare la comunicazione e lo scambio di stati d’animo ed esigenze percepite.
Spesso non è così e la coppia arriva impreparata a questa fase così delicata rendendo tutto più difficile.
Può essere molto utile effettuare due o tre incontri in coppia, prima della nascita, sia per conoscere e affrontare al meglio queste problematiche, sia per poter condividere il proprio vissuto (ansie, perplessità, timori…), e i propri bisogni.
- Dopo la nascita
Può essere utile rivolgersi ad un aiuto specialistico che faciliti la comprensione della crisi e delle difficoltà , che permetta di parlare, chiarirsi e trovare un nuovo equilibrio per il benessere di tutta la famiglia.
Una relazione equilibrata e serena nella coppia facilita la creazione e il mantenimento di un legame positivo e sano con il proprio piccolo gettando le fondamenta per il suo benessere psichico attuale e futuro.